Recenti studi dimostrano una correlazione tra alcune forme di dislessia e la presenza di disturbi visuo-percettivi, parleremo in tal caso di dislessia visuo-percettiva da deficit del sistema magnocellulare.
Come sappiamo la dislessia rientra nei disturbi dell’apprendimento pertanto il soggetto dislessico presenterà delle evidenti difficoltà nel compito di lettura; lettura che risulterà sempre lenta, poco scorrevole e faticosa.
Il soggetto che presenta la dislessia nella forma visuo-percettiva ( che definiremo come dislessico visivo) evidenzia difficoltà nel trasformare il simbolo scritto (grafema) in fonema. Il tutto sembra essere causato dal deficit del sistema magnocellulare ( sistema di connessione occhio-cervello) con comparsa delle seguenti difficoltà visuo-percettive:
– Il soggetto dislessico visivo è un soggetto che presenta un patognomico affollamento visivo ( le lettere appaiono eccessivamente vicine tra loro e non identificabili), il tutto è causato da una anomala percezione dello spazio, percepito contratto lungo l’asse orizzontale e allungato verticalmente (anisotropia verticale)
– Presenta difficoltà nel riconoscere i contorni delle lettere dallo sfondo della pagina ( deficit della sensibilità al contrasto)
– Presenta anomalie dei movimenti saccadici, movimenti degli occhi fondamentali durante il compito della lettura
– Presenta infine la permanenza della percezione visiva durante movimenti veloci degli occhi (assenza dell’eclissi saccadica), ciò contribuisce maggiormente alla comparsa di confusione e difficoltà lessicale con errori frequenti di inversione di lettere e fonemi simili ( b/d Il/li).
Tutte le difficoltà visuo-percettive tipiche del dislessico visivo, appena analizzate, possono essere evidenziate attraverso dei test diagnostici di un nuovo dispositivo elettronico: il TETRA.
Quest’ultimo nasce per avere un approccio più rigoroso al trattamento e alla diagnosi della dislessia nella forma visuo-percettiva:
– Prevede diversi test diagnostici, atti ad indagare soprattutto l’affollamento visivo e quanto questo influisca sulla velocità e sull’accuratezza di lettura, l’anomala percezione spaziale e la sensibilità al contrasto
– Oltre ai test diagnostici il tetra prevede anche 10 sedute di visual training con l’obiettivo di riabilitare, tramite una stimolazione tachistoscopica, il soggetto dislessico visivo, agendo sul sistema magnocellulare deficitario.
Nel nostro studio sono stati valutati e riabilitati 10 soggetti con diagnosi di dislessia, l’esame con il tetra ci ha consentito di definire quest’ultimi come dislessici visivi. Presentavano infatti affollamento visivo, anomala percezione dello spazio ( percepito contratto lungo l’asse orizzontale e allungato verticalmente) e deficit della sensibilità al contrasto alle basse frequenze spaziali.
Ogni soggetto ha iniziato il visual training trigram di 10 sedute con una cadenza monosettimanale e dalla durata di 15 minuti circa. Al termine del trattamento in tutti i soggetti sono stati evidenziati dei miglioramenti sui parametri inizialmente deficitari:
– la velocità di lettura è aumentata,
– il numero degli errori è diminuito mediamene da 3,33 a 2,10
– si è ottenuto un miglioramento della percezione spaziale, con conseguente riduzione dell’affollamento visivo; l’indice di anisotropia infatti è passato da un valore medio di 7,6 al baseline, a un valore di 2,7 nella fase post-trattamento. Diciamo che questo è il dato più significativo, ciò che ha permesso a questi soggetti di avere una percezione più chiara e meno confusa di quanto stessero leggendo contribuendo dunque ad un aumento della velocità di lettura ed a una riduzione del numero degli errori compiuti.
– Abbiamo ottenuto inoltre un aumento della sensibilità al contrasto soprattutto alle basse frequenze spaziali.
Oltre a questi risultati, oggettivamente evidenziati, tutti i bambini hanno confermato una sensazione soggettiva di maggior sicurezza, tranquillità e minor confusione durante il compito di lettura.
Concludendo, un bambino con diagnosi di dislessia non può non essere sottoposto ad una attenta analisi visuo-percettiva; in caso di soggetto “dislessico visivo” la riabilitazione logopedica ed ortottica devono essere effettuate contestualmente con il fine di intervenire a 360° sul problema di lettura riscontrato.
Dott.ssa Chiara Marchegiani